Welfare aziendale
La legge di Bilancio 2017 estende, a decorrere dal 1° gennaio 2017, la possibilità di fruire dei premi di produttività e potenzia il welfare aziendale per i lavoratori dipendenti del settore privato. Oltre all’innalzamento, da 50.000 a 80.000 euro, del tetto massimo di reddito di lavoro dipendente previsto per l’accesso alla tassazione agevolata, la manovra finanziaria prevede l’aumento degli importi dei premi erogabili. Viene, inoltre, rafforzato il ruolo della contrattazione collettiva, anche territoriale, che potrà estendere il beneficio a opere e servizi forniti direttamente dall’imprenditore ed utilizzabili dalla generalità dei dipendenti per specifiche finalità di educazione, istruzione, ricreazione ed assistenza.
Tra le misure introdotte si prevede il potenziamento delle misure incentivanti riguardanti i premi di produttività e le misure di welfare aziendale in favore dei lavoratori dipendenti del settore privato.
Parallelamente, appare evidente l’intenzione del legislatore di potenziare il ruolo del contratto collettivo nazionale di lavoro, degli accordi interconfederali e dei contratti collettivi territoriali, attraverso i quali sarà possibile disporre l’esclusione, dalla base imponibile a fini IRPEF, dell’uso delle opere e dei servizi forniti direttamente dall’imprenditore, ed utilizzabili dalla generalità dei dipendenti per specifiche finalità di educazione, istruzione, ricreazione ed assistenza.
In materia di welfare aziendale, rientrano tra le misure agevolabili:
– i contributi e i premi versati dal datore di lavoro a favore della generalità dei dipendenti o di categorie di dipendenti per prestazioni, anche in forma assicurativa, aventi per oggetto il rischio di non autosufficienza nel compimento degli atti della vita quotidiana;
– l’utilizzazione di opere e servizi riconosciuti dal datore di lavoro, del settore privato o pubblico, in conformità a disposizioni di contratto collettivo nazionale di lavoro, di accordo interconfederale o di contratto collettivo territoriale.
Le misure di welfare possono anche essere previste da contratti nazionali, territoriali, interconfederali e aziendali.
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in sintesi
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Tassazione agevolata |
Detassazione |
Periodo di applicazione |
Dal 1° gennaio 2017 |
Dal 1° gennaio 2017 |
Causali di corresponsione |
Premi di risultato legati a: – incrementi di produttività, redditività, qualità, efficienza ed innovazione; – somme erogate sotto forma di partecipazione agli utili dell’impresa. |
Trattamenti di welfare aziendale, fruiti in alternativa ai premi aziendali: – prestazioni a sostegno di istruzione, educazione, assistenza sociale e sanitaria, servizi asili nido, borse di studio a familiari); – cessione di prodotti dell’azienda al valore normale – contributi ad enti o casse a fini assistenziali – contributi versati al fondo di previdenza complementare |
Tipologia premio |
In denaro, unitamente alla retribuzione. |
Erogazione di servizi e prestazioni |
Beneficiari |
Lavoratori dipendenti del settore privato: – impiegati – operai – quadri – apprendisti salvo espressa rinuncia scritta. |
Lavoratori dipendenti del settore privato: – impiegati – operai – quadri – apprendisti salvo espressa rinuncia scritta. |
Limite di reddito conseguito nel 2016 |
80.000 annui |
80.000 annui |
Importo massimo |
– 3.000 – 4.000 se i lavoratori sono coinvolti pariteticamente nell’organizzazione aziendale |
– |
Tassazione agevolata |
Imposta sostitutiva dell’IRPEF e delle addizionali regionale e comunale: aliquota 10% |
Detassazione totale |
Procedura |
L’erogazione deve avvenire in esecuzione di contratti aziendali o territoriali sottoscritti dalle associazioni sindacali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale o dalle loro rappresentanze sindacali aziendali o dalle RSU |
L’erogazione deve avvenire in esecuzione di contratti aziendali o territoriali sottoscritti dalle associazioni sindacali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale o dalle loro rappresentanze sindacali aziendali o dalle RSU |