Smart working per quarantena figli con regole ordinarie dal 16.10
E’ necessario ricordare a tutti che il 16 ottobre scade la possibilità di tenere in Smart Working lavoratori senza aver sottoscritto un regolare contratto integrativo di lavoro, in effetti fino ad oggi è stato possibile avviare i lavoratori allo mart Working senza sottostare alle regole di cui al D.Lgs 87/2018, ma dal 16 ottobre, questo non sarà più possibile, quindi tutti i lavoratori attualmente in Smart Working, dovranno rientrare in azienda oppure sottoscrivere con il datore di lavoro un nuovo contratto di Smart Working secondo le regole MOLTO più rigide già previste, ma sospese a causa della proroga dello stato di emergenza.
Inoltre il Ministero del lavoro ha diffuso con una faq sul proprio sito una precisazione riguardante la fruizione dello smart working per la quarantena dei figli : dal 16 ottobre data di scadenza dello stato di emergenza si applicherà con le regole standard nei rapporti con azienda e ministero del lavoro.
La possibilità è stata istituita con decreto-legge 111 2020 che ha regolato il riavvio delle attività scolastiche all’inizio di settembre. L’art. 5 prevede che i lavoratori dipendenti sia pubblici che privati hanno diritto al lavoro in modalità agile (ove l’attività lo permetta) nei casi in cui i figli fino a 14 anni siano costretti alla quarantena per contagio da COVID 19 contratto a scuola .In alternativa si potrà ricorrere al congedo indennizzato . Entrambe le opportunità riguardano chiaramente solo uno dei due genitori, alternativamente.
Il chiarimento ministeriale ( nella ormai consueta ma discutibile forma del comunicato non firmato sul sito web) precisa che tale ricorso al lavoro agile fino al termine del periodo di emergenza può essere comunicato dall’aziende con la modalità semplificate mentre a partire dal 16 ottobre tornano in vigore , anche in questi casi le procedure ordinarie che prevedono, ricordiamo:
- accordo scritto con l’azienda
- notifica al Ministero del lavoro .
Si prospettano grandi difficolta a seguito di questa novità, soprattutto per i datori di lavoro nel gestire queste procedure , che saranno , come è facile immaginare dato l’andamento dell’epidemia, estremamente numerose e ripetute magari piu volte nel corso dei mesi anche per un solo lavoratore.
Fra l’altro il ministero precisa che tali regole ordinarie andranno applicate dopo il 15 ottobre, non solo per le nuove attivazioni di smart working, ma anche per la prosecuzione dell’attività lavorative già svolte in modalità agile durante il lockdown e l’emergenza.
Il Sole 24 ore segnala tra l’altro la difficolta di interpretazione sul campo di applicazione della norma. Si fa riferimento espressamente al contatto verificatosi «all’interno del plesso scolastico». Quindi ci si domanda se la positività o il rischio di positività dipendesse da altre attività come lo sport o la frequentazione degli amici Non è chiaro se in questi casi i genitori abbiano comunque diritto ad accedere allo smart working o al congedo.
Piu che auspicabile e probabile l’emanazione di ulteriori chiarimenti ministeriali mentre dovranno arrivare prima del 15 ottobre le istruzioni operative INPS sul congedo indennizzato.