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Qual è la differenza tra lavoro agile, smart working e remote working

Nonostante siano spesso usati in modo intercambiabile, i termini “lavoro agile”, “smart working” e “remote Working” si riferiscono a stili di lavoro diversi, ma che prevedono la possibilità di lavorare anche da casa per una parte del tempo e svolgere alcuni dei propri incarichi lavorativi da remoto.

 

Concetti:

  • Il lavoro agile o “agile working” si concentra su un ambiente di lavoro dinamico e su una maggiore efficienza, fra le sue peculiarità vi sono flessibilità del tempo e del luogo di lavoro.
  • Lo smart working è un modello di lavoro orientato a valorizzare l’equilibrio tra vita e lavoro migliore le prestazioni e la soddisfazione dal proprio lavoro grazie all’utilizzo di tecnologie avanzate.
  • Mentre il lavoro agile richiede un cambiamento profondo nella struttura aziendale e nelle pratiche di lavoro, lo smart working si concentra principalmente sulla flessibilità e autonomia del lavoratore.

 

L’agile working cd lavoro agile (AW), lo smart working (SW)  il remote working ossia telelavoro (RW) non sono sinonimi, ma presentano una serie di differenze. Prima di tutto, il concetto di lavoro agile rappresenta uno strumento olistico, ossia una mentalità e un modo di lavorare che pervade tutti gli aspetti dell’assetto aziendale, pur comprendendo un’indipendenza legata ai tempi di vita e di lavoro dei lavoratori subordinati. Il lavoro “smart” è anch’esso in parte flessibile nei tempi e luoghi, ma è più incentrato sulla valorizzazione dell’equilibrio vita-lavoro e sulle competenze delle persone mentre il remote working è una tipologia lavorativa che permette ai dipendenti di un’azienda di poter lavorare in qualsiasi luogo, senza doversi recare ogni giorno in ufficio. Vediamo cosa sono esattamente queste modalità e quali vantaggi e svantaggi possono portare.

 

IL LAVORO AGILE

Le soluzioni di lavoro agile mirano a creare un ambiente di lavoro dinamico in cui i dipendenti sono coinvolti e impegnati e hanno meno probabilità di sprofondare nella demotivazione e in schemi radicati di inefficienza. Il termine agile sta a significare la capacità di “muoversi rapidamente e facilmente”, quindi, tradotto in ambito lavorativo, suggerisce un atteggiamento di efficienza “in qualsiasi momento, in qualsiasi luogo”. Per avere un ambiente lavorativo agile l’azienda deve offrire un luogo in cui i dipendenti hanno la libertà di scegliere le proprie modalità di lavoro, a seconda di ciò che è più appropriato per ciò che devono realizzare (ufficio, spazi comuni, sale riunioni ecc.).

 

Il lavoro agile consiste nel mettere insieme persone, processi, connettività e tecnologia, tempo e luogo per trovare il modo più appropriato ed efficace di lavorare per svolgere un determinato compito. Si tratta di lavorare all’interno di linee guida (del compito) ma senza confini (del modo in cui lo si raggiunge).

 

I confini, gli obiettivi e gli indicatori di performance devono essere accuratamente concordati. Tuttavia, una volta che lavorano con un metodo agile, i dipendenti diventano più autonomi, innovativi e produttivi. Le aziende che adottano una strategia di lavoro agile, insomma, sono costruite per sostenere e incoraggiare attivamente un ambiente di lavoro dinamico e un’esperienza lavorativa olistica. Sebbene questo possa includere anche orari di lavoro flessibili, il lavoro agile è orientato soprattutto ad abbattere le barriere tradizionali tra il personale e le sue modalità di lavoro preferite, consentendo al personale di lavorare al meglio e con la massima efficienza.

 

Vantaggi e svantaggi del lavoro agile

I vantaggi dell’adozione di pratiche di lavoro agile come parte della strategia aziendale sono numerosi sia per il datore di lavoro, sia per i lavoratori e i clienti. Il lavoro agile comporta:

  • una maggiore soddisfazione sul lavoro;
  • l’attrazione e fidelizzazione dei talenti (soprattutto le giovani generazioni come la Generazione Z);
  • una maggiore motivazione dei dipendenti;
  • un migliore equilibrio tra lavoro e vita privata per tutto il team;
  • elevata soddisfazione dei clienti;
  • auspicabilmente, maggiori profitti per l’azienda.

Le aziende agili sono in grado di rispondere rapidamente ai cambiamenti poiché gli ambienti di lavoro agili massimizzano la flessibilità logistica dell’ufficio e offrono l’opportunità di razionalizzare lo spazio.Se eseguito con i tempi e le modalità corrette, il lavoro agile è una delle forme di lavoro migliori in assoluto, quindi non presenta di per sé degli svantaggi evidenti.

 

LO SMART WORKING

Lo smart working (SW) è conosciuto come un modello di lavoro relativamente nuovo che utilizza le nuove tecnologie e lo sviluppo di quelle esistenti per migliorare sia le prestazioni sia la soddisfazione che si ottiene dal proprio impiego dipendente. Non va confuso con il termine coworking, che si riferisce a uno spazio di lavoro condiviso, solitamente da liberi professionisti autonomi.Sebbene si tratti di un concetto molto ampio, le idee chiave sono due:

  1. l’offrire ai lavoratori un modo di lavorare più redditizio sotto molti aspetti (non solo dal punto di vista economico);
  2. l’utilizzo della tecnologia per realizzarlo.

Il significato di smart working è esattamente quello che sembra (sì, oggi tutto è “smart”: telefoni, orologi, veicoli…) ed è strettamente legato al concetto di telelavoro.Si potrebbe addirittura dire che lo smart working è una naturale evoluzione di quest’ultimo, che ha aggiunto una maggiore mobilità e versatilità alle caratteristiche del lavoro a distanza “tradizionale”, come la flessibilità oraria o la comodità di evitare di perdere tempo prezioso durante il commuting.Se il telelavoro spostava il lavoro dall’ufficio a casa, lo smart working vero e proprio lo porta in qualsiasi altro luogo si desideri: da un parco, a un caffè, alla sala d’attesa di un aeroporto, senza (o con, a seconda dell’azienda) i vincoli stringenti dell’orario fisso.

 

Vantaggi e svantaggi dello smart working

Lo smart working offre molti pro e alcuni contro, sia per il lavoratore sia per l’impresa. Ecco alcuni dei principali vantaggi:

  • aumenta la libertà e l’autonomia del lavoratore, che ottiene una maggiore capacità di organizzare il proprio tempo;
  • permette di risparmiare su spazi di lavoro, trasporti e costi delle bollette (elettricità, riscaldamento, ecc.);
  • fa risparmiare molto tempo negli spostamenti casa-lavoro, soprattutto nelle grandi città;
  • migliora la conciliazione della vita lavorativa con quella personale e familiare, specialmente nel caso in cui si debba lavorare e curare figli piccoli;
  • se il lavoro è ben strutturato (di solito basato su obiettivi), la produttività può aumentare;
  • si nota un miglioramento della qualità della vita del lavoratore, che apprezza il lavoro e l’impresa;
  • può attrarre nuovi talenti;
  • permette l’integrazione di persone a mobilità ridotta.

Tuttavia, se non gestito al meglio da parte delle organizzazioni, il lavoro smart può anche portare ad alcuni svantaggi:

  • il lavoratore può faticare a scindere lavoro e vita personale, finendo per lavorare ore extra non retribuite;
  • può portare all’isolamento della persona, che non ha contatti diretti con i suoi colleghi;
  • può causare la sensazione di non far parte dell’azienda e del gruppo di lavoro;
  • se il lavoro a distanza non è ben pianificato o eseguito, la produttività può diminuire;
  • il controllo sulla quantità o sulla qualità del lavoro può essere minore da parte dei manager;
  • parte del risparmio generato per l’azienda può significare maggiori spese per il lavoratore (per esempio, per arredare lo spazio di lavoro, il costo delle forniture come il Wi-Fi e l’elettricità).

 

IL REMOTE WORKING O TELELAVORO

Il remote working, ovvero il lavoro a distanza o telelavoro, è una tipologia lavorativa che permette ai dipendenti di un’azienda di poter lavorare in qualsiasi luogo, senza doversi recare ogni giorno in ufficio. Questo metodo era utilizzato anche in passato, ma è solo a seguito della pandemia da Covid 19, scoppiata nel 2020, che il telelavoro ha conosciuto una diffusione capillare a livello globale. Le misure introdotte dalle autorità governative di molti Stati per limitare i contagi hanno imposto la modalità di remote working a tutte le aziende e ai loro dipendenti, eccezion fatta per alcuni casi specifici. Questo ha portato le aziende di tutto il mondo a dover affrontare nuove sfide per garantire il normale svolgimento delle attività lavorative. Con la fine dell’emergenza sanitaria, molte di esse hanno continuato a utilizzare questa modalità, proponendo anche ai nuovi assunti la possibilità di lavorare da casa.

 

Vantaggi del remote working

Le motivazioni alla base di questa scelta si basano soprattutto sui livelli di produttività. Lavorando da casa propria o da un luogo di preferenza, i dipendenti hanno potuto beneficiare di maggiore libertà, una flessibilità che ha avuto effetti positivi sul rendimento e ha contribuito al successo delle aziende. Un altro vantaggio per le aziende riguarda sicuramente il taglio dei costi. Avere dipendenti che lavorano da remoto a tempo pieno, o anche solo per qualche giorno ogni settimana, consente di risparmiare, tra le altre cose, su attrezzature da ufficio, affitti e bollette.

 

 

differenze tra lavoro agile e smart working

  1. Rapporto con il cambiamento

Con lo SW, si ha semplicemente uno spostamento di risorse umane dalle scrivanie degli uffici ai divani. Per ottenere un posto di lavoro agile, invece, occorre preparare tutto il personale ad adottare e accettare un profondo cambiamento di mentalità, così da non fare insorgere – tra le numerosi innovazioni date dal cambiamento e l’urgenza delle scadenze lavorative – delle reazioni di difesa personale a livello psicologico che potrebbero mettere a rischio la motivazione e la forza di reagire alle difficoltà dei lavoratori.

  1. Orientamento al dipendente e al cliente

Il lavoro smart rende le imprese più orientate sulla fidelizzazione dei dipendenti tramite la valorizzazione dell’alternanza lavoro-vita privata e la possibilità di scegliere liberamente la sede di lavoro più opportuna di volta in volta.L’AW integra questa flessibilità per il lavoratore con l’orientamento alle esigenze e necessità dei clienti, garantendo una sinergia tra il benessere di chi lavora e la cura per il cliente. Secondo la filosofia agile, infatti, è fondamentale concentrarsi sulle prestazioni e i risultati, abbattendo quasi del tutto quelle che sono delle forme di controllo viste come controproducenti (per esempio, i badge, le presenze obbligate e gli orari fissi).

  1. Mindset (mentalità)

Un’altra differenza fondamentale tra queste due visioni riguarda il cosiddetto mindset. Lo smart working, per esempio, fa sì che chi lavora si crei delle abitudini e delle routine personali consentendo di scegliere quando e da dove è meglio svolgere le proprie mansioni. Il lavoro agile è invece focalizzato sulla costruzione di una mentalità condivisa da tutti gli stakeholder. Ecco incoraggia la tendenza a concentrarsi sui risultati e mettere in atto un cambiamento nella maniera in cui le persone percepiscono il concetto di lavoro nella sua interezza. In poche parole, l’agile favorisce un approccio secondo cui il lavoro è un’attività, piuttosto che un tempo e un luogo.

  1. Approccio alle riunioni

L’ultima distinzione chiave tra lavoro smart e lavoro agile è l’approccio ai meeting. Lo SW consente ai membri di un team di lavorare a distanza e in orari differenti, il che spesso porta a scoraggiare le riunioni e a preferire una comunicazione tramite e-mail e chat di gruppo. L’AW, al contrario, mette le riunioni al centro perché le considera determinanti per la collaborazione e la comunicazione fra tutti i partecipanti a un progetto.

 

differenza tra remote working [telelavoro] e smart working

Dopo aver visto che cosa si intende per remote working e smart working, ecco quindi qual è la principale differenza tra queste due modalità. Il remote working corrisponde al telelavoro, ovvero alla possibilità di lavorare ovunque al di fuori della sede dell’azienda; lo smart working, invece, si basa su una vera e propria trasformazione culturale del mondo lavorativo, che coinvolge aziende e dipendenti, dando a questi ultimi la possibilità di avere maggiore controllo per quanto riguarda luogo, orario e modalità di svolgimento del lavoro. In altre parole, dunque, nel caso del remote working il dipendente può scegliere da dove lavorare, ma è comunque vincolato agli orari lavorativi e alle mansioni previsti dall’azienda, mentre nel caso dello smart working il dipendente ha più autonomia sia per quanto riguarda il luogo di lavoro sia dal punto di vista del tempo dedicato alle attività, in quanto il suo lavoro viene valutato unicamente sulla base degli obiettivi concordati e dei risultati raggiunti.

 

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