Il decreto legislativo n. 101/2018, pensato per adeguare la normativa nazionale italiana alle disposizioni del GDPR (già in vigore dal 2016, e attuato dal 25 maggio 2018), contiene una parte che va a disciplinare le sanzioni penali che caratterizzeranno la nuova era “digitale” della protezione dei dati.
Nel regime precedente, reati quali l’omessa adozione di misure minime di sicurezza, il trattamento illecito dei dati e le false comunicazioni all’Autorità Garante si erano ritagliati uno spazio importante nel sistema più generale degli adeguamenti e degli obblighi di protezione dei dati.
L’avvento del GDPR aveva, al contempo, generato diversi timori in quanto non si faceva cenno a sanzioni penali o, meglio, si lasciavano i singoli Stati liberi di decidere sul punto.