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Cosa è lo “smart working” o lavoro agile 

Lo Smart working, anche detto “lavoro agile”, non rappresenta un nuovo tipo di contratto di lavoro, ma una diversa modalità di svolgere l’attività lavorativa, applicabile solamente al lavoro subordinato e consiste nella smaterializzazione del posto di lavoro.

Viene definito  smart working, o lavoro agile, la  «modalità di esecuzione del rapporto di lavoro subordinato stabilita mediante accordo tra le parti, anche con forme di organizzazione per fasi, cicli e obiettivi e senza precisi vincoli di orario o di luogo di lavoro, con il possibile utilizzo di strumenti tecnologici per lo svolgimento dell’attività lavorativa. La prestazione lavorativa viene eseguita, in parte all’interno di locali aziendali e in parte all’esterno senza una postazione fissa, entro i soli limiti di durata massima dell’orario di lavoro giornaliero e settimanale, derivanti dalla legge e dalla contrattazione collettiva».

Sono previsti obblighi relativi a: strumenti tecnologici (il datore di lavoro è responsabile di sicurezza e buon funzionamento degli  stessi  assegnati al lavoratore per lo svolgimento dell’attività lavorativa) e ai premi di produttività (con l’estensione del diritto a percepirli, nei casi in cui sono contrattualmente previsti in azienda, anche agli assunti con contratti di lavoro agile).

L’accordo può essere a termine o a tempo indeterminato (in questo caso, preavviso minimo di trenta giorni, che diventano 90 nel caso di lavoratori disabili ai sensi dell’articolo 1 della legge 68/1999). In presenza di un giustificato motivo, ciascuno dei contraenti può recedere prima della scadenza del termine nel caso di accordo a tempo determinato, o senza preavviso nel caso di accordo a tempo indeterminato.

Il trattamento economico è pari a quello dei colleghi che svolgono pari mansioni, è possibile riconosce al lavoratore in smart working il diritto all’apprendimento permanente, in modalità formali, non formali o informali, e alla periodica certificazione delle relative competenze. 

Ecco, nel dettaglio, quali sono le ragioni che spingeranno le aziende e i lavoratori  verso la scelta dello smart working:

(Vantaggi per l’azienda) Aumento di produttività dei lavoratori – Secondo le proiezioni dei ricercatori del PoliMi, si potrebbe arrivare a un +20%.

(Vantaggi per l’azienda) Riduzione dei costi di gestione dello spazio fisico e dei costi fissi legati ai locali come affitto, luce…..

(Vantaggi per l’azienda) Riduzione del tasso di assenteismo – La flessibilità lavorativa potrebbe portare a un significativo abbattimento del fenomeno dell’assenteismo.

(Vantaggi per le persone) Risparmio orario legato al tempo impiegato casa/lavoro/casa.

(Vantaggi per le persone) Risparmio economico legato al trasferimento casa/lavoro/casa e ai pranzi forzati lontani dalla propria abitazione.

(Vantaggi per le persone) Soddisfazione e motivazione – L’aumento della possibilità di bilanciare vita e lavoro, nonché il superamento delle classiche strutture gerarchiche del lavoro, porterebbe a una migliore realizzazione personale.

(Vantaggi per ambiente e società) Diminuzione delle emissioni di CO2.

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